Alle elezioni con una proposta sui temi per la città, no a carrozzoni e trasformismi

In questo preludio di campagna elettorale Diritti in Comune ha scelto di arrivare formulando una proposta attraverso un percorso trasparente, fatto di proposte programmatiche concrete, indirizzando su queste – e a partire da queste – la discussione con le altre forze politiche. Una discussione franca, possibilmente pubblica, sulle questioni che determinano la qualità vita dei cittadini di Ciampino: i Beni Comuni, a partire dai parchi e dagli spazi pubblici, la viabilità, la gestione dei Servizi, il potenziamento dell’offerta socio-sanitaria territoriale ed altro.

Mentre continuiamo questo lavoro, invitando la città all’assemblea cittadina di sabato pomeriggio (ore 16 – Sala teatro della parrocchia di Viale Kennedy) per discutere insieme ad urbanisti ed esperti di settore degli strumenti e delle proposte programmatiche per rilanciare il tessuto urbano, dobbiamo evidenziare la nostra totale distanza e il rifiuto delle modalità con cui le altre forze politiche del centrosinistra pensano di ripresentarsi di fronte ai cittadini. A nostro avviso il trasformismo opportunista e la continuità col passato, a meno di smentite pubbliche che non abbiamo ancora letto, sono gli elementi dominanti del quadro politico attuale.

Leggiamo che un pezzo significativo di gruppo dirigente del Partito Democratico, tra cui il segretario politico, ha sottoscritto il 28 Gennaio un documento di adesione ad una piattaforma programmatica ed elettorale condivisa con Italia Viva, alcuni rappresentanti civici ed ex membri della Giunta Ballico. Scorrendo i firmatari si osserva con incredulità alla capacità di autorigenerazione di quella classe politica che ha già fallito nel passato e che oggi sembrerebbe voler aggiungere i soliti “transfughi” della politica, una volta a destra e una a “sinistra”, buoni per tutte le stagioni. Nessuna discontinuità del gruppo dirigente né, tantomeno, discussione pubblica sui madornali errori politici che hanno determinato la passata vittoria delle destre. Il Pd sembra posizionarsi, senza alcuna novità politica lungimirante, con una proposta governista il cui unico orizzonte è quello di gestire la città secondo le logiche e i blocchi di potere consueti e, sullo sfondo, di ricercare un’unione contro la destra.

Parallelamente i dirigenti del M5S ci hanno comunicato qualche giorno fa di essere in fase di chiusura di un accordo… con un altro pezzo di centro-destra! Quella parte che ha contribuito prima a fare eleggere e poi cadere l’amministrazione Ballico su posizioni squisitamente personali e mai politiche, come rivendicato dalle loro dichiarazioni di sostegno alle scelte della passata giunta anche dopo la sua caduta. Una destra che – sia nel caso del Pd che del 5 stelle – proprio con alcuni di quegli esponenti non ha esitato ad aprire l’Aula Consiliare dedicata a Pietro Nenni a neofascisti come Cappellari e a votare unanime una mozione indegna come quella “no ius soli”.

Ad arricchire il quadro oggi c’è una iniziativa promossa da Pd e M5S con la presenza di noti esponenti regionali, e allora la domanda è legittima: a che gioco si pensa di giocare? Se si vuole vedere tornare l’ex Sindaca e le peggiori destre al governo della città questa è certamente la strada maestra. 

Di fronte a questo quadro Diritti in Comune continua ostinatamente ad avanzare una proposta politica e di candidata/o a Sindaca/o di radicale discontinuità e trasformazione, sia nelle modalità che nei contenuti programmatici. È un percorso che abbiamo sempre voluto aperto a chi crede che questo sia ciò di cui ha bisogno la nostra città. Entro la metà del mese renderemo note le nostre scelte definitive, la coalizione con la quale andremo alla sfida elettorale, la candidatura a Sindaco e subito dopo la squadra di governo, nel rispetto di quei cittadini e cittadine che sceglieranno di costruire insieme a noi una città diversa.