Ponte di via S. P. della Croce: Opera utile solo agli interessi dei privati

L’intera opera del comparto G5, compreso il ponte di ben 12 metri, non sarà affatto un’opera per la città e per i cittadini, come sostiene la propaganda della Sindaca Ballico, ma un’opera utile solo ai privati che andranno a realizzare un polo commerciale molto impattante all’ingresso del centro cittadino

Si tratta di scelte passate che l’attuale Amministrazione non solo sostiene, ma rilancia con entusiasmo nel presente, in piena continuità culturale e politica. Una continuità che si esprime nella totale sottomissione del potere pubblico, che dovrebbe tutelare il bene di tutti, agli interessi particolari, in questo caso, di una multinazionale del fast-food e un colosso della grande distribuzione organizzata. Tra il piccolo e vecchio ponte precedente e questa opera mastodontica, poteva esserci una via di mezzo, che era quello di cui aveva bisogno il quartiere e la nostra città. Oltre al fatto che, come evidenziammo già in passato, non vi è alcun intervento, neanche di prossima previsione, per collegare via Due Giugno con via San Paolo della Croce. Questa sì un’opera necessaria che cambierebbe in meglio la vita della città. 

Invece si disegna di fatto la trasformazione dei ‘ponti’ di via di Morena in un mega svincolo a servizio del traffico previsto per l’area commerciale, lasciando facilmente immaginare il livello di invivibilità per i residenti e aprendo scenari di espulsione sociale. Per questo presenteremo un’interrogazione e tutti gli accessi agli atti necessari a capire in che modalità e con quali reali intenzioni si stanno portando avanti i lavori a ritmo serrato, facendo lavorare gli operai in piena notte, con ricadute negative già oggi sulla qualità della vita dei residenti che, lo ricordiamo, vivono letteralmente attaccati al cantiere del ponte. Questa volta, almeno, non potranno usare la scusa che “c’era prima il mega-ponte”.