Ponti, ferrovie e mobilità urbana. Una sfida ancora aperta

Oggi finalmente riapre il ponte di via 2 Giugno, snodo importante della mobilità nel centro urbano. Tuttavia, nonostante la notizia ci renda felici, non si tratta di un cambiamento ma di un ritorno al punto di partenza, alla situazione precedente rispetto a un banale incidente che aveva compromesso la viabilità cittadina. Non sono stati risolti i problemi di traffico che, ricordiamo, gravavano sul centro urbano anche prima che il ponticello fosse chiuso.

Ciampino rimane punto obbligato di passaggio dei flussi tra il comparto Appia-Laghi e quello Anagnino-Tuscolano. Ogni intervento sulla viabilità non può che partire da questi due vincoli esterni che la città subisce senza che abbia mai visto attorno ad un tavolo tutti gli attori di questa particolarissima situazione: Comune, Regione, Città Metropolitana, FS, Comuni limitrofi, ecc. La città è investita quotidianamente da una quota importante di traffico d’attraversamento, con rilevanti impatti sulla mobilità locale e in termini ambientali. Questo costante flusso veicolare privato non è stato, nel corso degli anni, governato con alcuna seria politica di mobilità cittadina. Sarebbe fondamentale la realizzazione di parcheggi di scambio, la caratterizzazione del territorio comunale in zone (pedonali, a traffico limitato, zone 30 km/h) e l’adozione di specifiche azioni per il miglioramento della mobilità ciclo-pedonale, il potenziamento dell’intermodalità e il miglioramento della sicurezza stradale. 

Ma soprattutto, parlando di ponti ferroviari, la mobilità cittadina non potrà mai essere governata se non si pensa seriamente alla tombatura dei valli ferroviari. Diritti in Comune lo sostiene da sempre: occorre istituire una Commissione congiunta con Ferrovie dello Stato per iniziare a pensare alla copertura delle linee o almeno di alcuni snodi che separano i quartieri tra loro, producendo altro traffico in una città tanto piccola quanto sconnessa. Crediamo che le linee che già si trovano sotto il livello stradale vadano coperte, per far respirare finalmente Ciampino e riconnettere i suoi quartieri, anche con aree verdi di connessione e nuovi parcheggi di scambio. Non sono proposte irrealizzabili. La stessa Amministrazione oggi si vanta di aver istituito un rapporto proficuo con FS, inoltre osserviamo progetti anche più imponenti e molto costosi, come il mega-ponte in via San Paolo della Croce o il sottopasso di Casabianca! E’ possibile allora anche fare quell’intervento di copertura dei valli ferroviari che, pensato per tempo, sarebbe stato in grado persino di superare gli impattanti progetti sopra menzionati e riconnettere il tessuto urbano cittadino.