Rifiuti, in arrivo nuovi aumenti mentre il servizio peggiora

Il Piano Economico Finanziario (PEF) votato oggi dalla maggioranza certifica la caduta di performance aziendali della società partecipata AET nel triennio 2018-2020. Logica conseguenza del dato sarà l’ennesimo incremento della Tari, visto che la tariffa rispecchierà i parametri dello storico delle performance aziendali nel triennio. Anche in questo caso i cittadini di Ciampino pagheranno gli errori politici di questa giunta e dei quadri dirigenti AET nominati ad inizio consiliatura.

Ancora una volta la tariffa puntuale resta nel cassetto, nonostante una mozione votata all’unanimità in Consiglio Comunale nel 2014 e l’obbligo previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti del 2020. Quello che è un obbligo di legge per le amministrazioni – garantendo maggiormente i cittadini che differenziano e agevolandoli economicamente, con evidenti riflessi positivi sul volume di rifiuti prodotto – rimane inattuato per l’ennesima volta. La società Ambiente e Territorio preferisce mantenere l’attuale sistema di tariffazione, cosa che le consente di coprire i diversi costi di gestione della società: passare alla tariffa puntuale, infatti, determinerebbe una maggiore e più scrupolosa verifica dei costi e della qualità del servizio.

Anche gli altri impegni sono tutti disattesi: secondo i dati ufficiali forniti dall’Ispra la differenziata segna quest’anno un altro trend negativo, a poco valgono i dati in questo senso autocertificati dalla società che andranno poi validati secondo un preciso formulario della Regione. L’obiettivo minimo del 65% di differenziata non viene raggiunto un’altra volta da AET, nonostante sia da sempre un vincolo contrattuale certo. L’ennesimo disastro di gestione ora imputabile alla Giunta Ballico: peccato che, come al solito, continueranno a pagarlo solo i cittadini.