AMBIENTE E RICONVERSIONE ECOLOGICA

La rilevanza delle problematiche ambientali in atto nel territorio comunale di Ciampino, concernenti diverse tipologie d’inquinanti, con particolare riferimento all’inquinamento atmosferico, acustico derivante da rumore aeroportuale e gas endogeni provenienti dal suolo e sottosuolo (CO2 – Radon), continua a porre l’obbligo di elevare il livello di attenzione e di conoscenza dei fenomeni, nel perseguimento del pubblico interesse e a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.

Anni addietro il Comune di Ciampino stanziava in Bilancio risorse periodiche nel settore ambientale, proprio per garantire un costante controllo e monitoraggio di questi inquinanti. Negli ultimi anni gli interventi in questo senso sono stati definanziati e le convenzioni con istituiti pubblici come Arpa e INGV non più rinnovate. Nonostante il Consiglio Comunale 5 anni fa abbia disposto l’istituzione di un Osservatorio Ambientale Comunale, quale organo di collegamento con le strutture tecniche regionali e nazionali che per istituto effettuano monitoraggio, rilievi e controlli ambientali sul territorio, ad oggi non sono stati nominati i componenti e le diverse rappresentanze di enti e istituzioni e di fatto l’organismo non si è mai insediato. Diritti in Comune s’impegna ad insediare subito l’Osservatorio Ambientale Comunale, quale organismo istituzionale atto a garantire il monitoraggio e la valutazione delle diverse forme d’inquinamento che investono il territorio e le correlazioni sanitarie ed epidemiologiche, per condividere protocolli ed azioni comuni di prevenzione e tutela della salute pubblica e garantire ai cittadini quei necessari strumenti di conoscenza ed informazione sulla qualità dell’ambiente in cui vivono.

Questione al centro di una lunghissima battaglia per questo territorio è quella poi del rumore aeroportuale e del Piano di risanamento acustico del territorio. Dopo almeno due decenni di lotte, mobilitazioni, vertenze e pressioni nei confronti di tutte le istituzioni, all’inizio del 2019 è stato finalmente firmato dal Ministro dell’Ambiente un Piano che consente di riportare in tempi certi l’attività dello scalo aereo al Pastine nei limiti coerenti con la zonizzazione acustica del territorio e di far realizzare al soggetto gestore le opere di risanamento sui ricettori maggiormente esposti. Occorre vigilare sull’attuazione delle misure di risanamento acustico aeroportuale da parte del gestore e utilizzare il gettito derivante dall’Iresa (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore Aeromobili), già trasferito al comune di Ciampino dalla Regione Lazio e mai impiegato, per aumentare e migliorare gli strumenti del sistema di monitoraggio acustico e ambientale per il rilevamento del rumore e delle emissioni nocive causate dall’aeroporto. La nuova zonizzazione del territorio regionale e la classificazione delle aree e agglomerati urbani ai fini della valutazione della qualità dell’aria ambiente operata dalla Regione a settembre 2016, ha elevato Ciampino in Classe 1, ossia tra i Comuni dove uno o più indicatori di legge di tali inquinanti, risultano superiori al valore limite. In particolare il territorio comunale è risultato tra le classi peggiori sia per le polveri sottili, specificatamente la frazione PM10 per il numero di superamenti del valore limite sulle 24 ore nel corso dell’anno e sia per la media annua del biossido di azoto, il più critico dei parametri di legge previsti.

Per Diritti in Comune compito fondamentale della nuova Amministrazione sarà l’adozione di quel Piano d’Intervento Operativo (PIO) Comunale, previsto dal Piano Regionale della Qualità dell’Aria, mediante il quale attuare i provvedimenti di contrasto in relazione al persistere o all’aggravarsi delle condizioni d’inquinamento. Non si tratta di qualche giornata di targhe alterne o di un paio di domeniche ecologiche l’anno, ma di individuare una serie di misure strutturali per fronteggiare le emergenze, con le modalità di applicazione e di sorveglianza del loro rispetto, informando i cittadini a partire dalle fasce deboli della popolazione maggiormente esposta.

Il Comune di Ciampino è uno dei pochi comuni italiani ad avere un Piano Regolatore delle antenne e un Regolamento per la corretta installazione degli impianti di telefonia mobile, che ha garantito per 15 anni il controllo dell’inquinamento elettromagnetico sul territorio comunale. Quel Piano va necessariamente aggiornato anche in funzione delle nuove tecnologie di comunicazione, sempre tenendo conto del principio della cautela e della minimizzazione dei valori di campo elettromagnetico, con particolare riferimento alle aree sensibili. Vogliamo inoltre trasformare Ciampino in un Comune capofila nelle “buone pratiche” di innovazione tecnologica e ambientale e riconversione tecnologica. Proponiamo un piano di azioni concrete in ambito comunale per concorrere all’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, produrre e consumare meno plastica, incentivare le energie rinnovabili verdi.

Di seguito alcuni punti progettuali da sviluppare sui quali ci proponiamo di agire da subito:

  • Promozione delle buone pratiche ambientali attraverso la certificazione delle attività commerciali sostenibili che aderiscono alle iniziative comunali.
  • Produzione dell’APP Bella Mossa, l’iniziativa avviata nel 2017 nell’area metropolitana di Bologna per incentivare gli spostamenti sostenibili. Promossa da SRM – Reti e Mobilità, Agenzia per la mobilità e il trasporto pubblico locale del Comune di Bologna e della Città Metropolitana di Bologna, Bella Mossa si inserisce nel quadro del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile, che intende soddisfare la domanda di mobilità di persone e merci nelle aree urbane e metropolitane in modo ecologico, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e delle città.
  • Il recente aumento di bus e navette per l’aeroporto che circolano nel Comune (con un flusso che ha raggiunto con soli 4 vettori ben 77.715 corse l’anno, pari a una media di 213 al giorno) impone di rivedere i contratti con i soggetti che forniscono il servizio con l’obiettivo di ridurre le linee, qualificare i percorsi, imporre l’uso di soli bus elettrici, inserire fermate a servizio dei cittadini. Inoltre, l’imposizione di una tassazione su un servizio di trasporto invadente e poco qualificato, che finora ha solo attraversato il territorio senza rendere particolari utilità alla città, potrebbe contribuire in buona parte al finanziamento del trasporto pubblico comunale.
  • Questione alimentare. Raccolta del cibo scaduto o in scadenza di ristoratori ed esercizi commerciali alimentari e privati da consegnare ad associazioni o privati in difficoltà. Istituzione di uno spaccio popolare territoriale coordinato con i supermercati cittadini per rispondere ai bisogni delle persone che si trovano in difficoltà economica. Promozione dei prodotti locali nelle mense scolastiche attraverso un accordo con un Gruppo di Acquisto Solidale.
  • Distributori comunali di acqua potabile.
  • Distribuzione dei riduttori di flusso dell’acqua a tutti i cittadini.
  • Progetto “Zero Plastica”. Negli spazi pubblici in ambito comunale (ASL, Scuole, Comune, Campi sportivi, etc.) installazione di distributori di acqua potabile certificati dall’Università di Roma Tor Vergata. Distribuzione agli studenti delle scuole di borracce compostabili. La distribuzione di una bottiglia in acciaio inossidabile completamente “carbon neutral”, le cui emissioni di anidride carbonica emesse durante le fasi di produzione, confezionamento e trasporto sono state completamente compensate con progetti internazionali e certificati di riforestazione. Inoltre, l’acqua sarà periodicamente sottoposta ad analisi di laboratorio i cui risultati saranno pubblicati sul sito internet comunale.
  • Mense scolastiche. Azione concrete per la riduzione significativa dell’uso di plastica.
  • Assegnazione di un contributo alle famiglie per l’acquisto di pannolini lavabili.
  • Utilizzo di prodotti interamente riciclati negli uffici pubblici comunali.
  • Installazione di un albero per ogni bambino nato.
  • Energia e innovazione tecnologica: investimenti, tramite accesso a fondi europei e regionali, sulle tecnologie che consentano il risparmio energetico negli edifici pubblici comunali, attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici.