CULTURA, SPORT E BENI COMUNI

   

Beni Comuni

Per Beni Comuni intendiamo tutti i beni materiali (strade, piazze, aiuole, teatri, aree verdi, aule scolastiche, edifici…), immateriali (inclusione sociale, educazione, cultura, sensibilizzazione civica, sostenibilità ambientale, riuso…) e digitali (siti web, applicazioni, social, alfabetizzazione informatica…), che i cittadini e l’Amministrazione riconoscono essere funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali della persona, al benessere individuale e collettivo, all’interesse delle generazioni future.
Diritti in Comune intende lo Spazio pubblico non solo come luogo fisicamente delimitato ma come attivatore del senso di cittadinanza. Per questo cardine centrale del nostro Programma è proprio la ri-attivazione di tali Spazi e la creazione di tutte quelle condizioni che ne ottimizzino l’accessibilità e la libera fruizione da parte di tutte/i i/le cittadine/i, coinvolgendoli per ampliare la partecipazione e la gestione collettiva degli spazi pubblici e per sensibilizzare e promuovere una nuova forma di diritto pubblico che tuteli e valorizzi i beni di appartenenza collettiva e sociale. Per questo motivo Diritti in Comune intende:
  • Fare propria la “Carta dello Spazio Pubblico” utilizzandola per contribuire a realizzare buone pratiche finalizzate alla rigenerazione, gestione e creazione degli spazi pubblici urbani, diffondendo tale strumento nella comunità attraverso la sua divulgazione e campagne educative nelle scuole.
  • Censire gli “Spazi pubblici”e/o “potenzialmente pubblici” verificandone convenzioni, caratteristiche e finalità, tenendo conto delle analisi costi/benefici di eventuali rimodulazioni e varianti di progetti in essere; individuare tali “Spazi pubblici” e/o “potenzialmente pubblici” (ad es. la Villetta Comunale al Parco Aldo Moro, il Casale dei Monaci) come Beni Comuni, fruibili liberamente dalla Comunità; mettere a disposizione di tutte/i tale elenco.
  • Approvare il “REGOLAMENTO PER LA GESTIONE E VALORIZZAZIONE A FINI SOCIALI DEI BENI COMUNI URBANI E PER LA TUTELA DELLE FORME DI CITTADINANZA ATTIVA”.
  • Definire la destinazione di Beni Comuni immobili e/o terreni anche mediante procedure di Gestione partecipata (quali, ad esempio, le Consulte civiche) privilegiando l’individuazione degli stessi quali sedi di attività a carattere sociale, culturale, educativo e ricreativo, generando processi di inclusione sociale e di collettivizzazione della creatività.
  • Modificare il regolamento comunale sull’uso della Sala Consiliare, per permettere lo svolgimento di iniziative di carattere culturale, artistico e politico in quanto l’uso di tali spazi è espressione integrale della democrazia. Tale uso non può essere negato senza validi e giustificati motivi.
  • Monitorare l’attività del privato che abbia acquisito spazi di rilevanza pubblica vincolati (com’è il caso dell’IGDO e di una parte della Tenuta del Muro dei Francesi), attraverso un controllo teso a garantire la funzione pubblica di tali beni, anche in caso di intervento del privato.

 

Vita artistica e attività creative e culturali

L’arte è strumento di aggregazione e rappresenta un efficace ancoraggio rispetto all’urgente bisogno di recuperare umanità e valido deterrente di fronte alla sempre più diffusa intolleranza legata ad atteggiamenti xenofobi e razzisti. L’Arte Pubblica è un concetto comprensivo di tutte le attività e le manifestazioni artistiche aventi finalità pubbliche ed esposte in spazi pubblici: l’arte di strada in tutte le sue declinazioni, ma anche i monumenti pubblici, gli allestimenti in luoghi pubblici e così via. Il fenomeno della Street Art ha riportato all’attualità questo tipo di interventi diffusi in prevalenza nelle periferie urbane, dove funzionano spesso come compensazione estetica di diffusi fenomeni di degrado urbano. Per questo è necessario uno scambio dei cittadini con l’autore (o gli autori) configurando l’intervento come frutto di un impegno comune finalizzato alla riqualificazione dell’ambito urbano senza andare incontro agli spiacevoli effetti della gentrificazione. La legislazione tuttora vigente (L.717/1949 e ss.mm.ii.) imporrebbe la destinazione del 2% dei fondi stanziati per opere pubbliche alla contestuale realizzazione di opere d’arte. Se adeguatamente ampliata e organizzata, questa tematica può rivestire una grande importanza nella qualificazione dello spazio pubblico e nella rigenerazione delle periferie. Diritti in Comune s’impegna a promuovere iniziative che possano nutrire la cultura della partecipazione e dell’integrazione sociale, offrendo opportunità per condividere creatività e competenze con ogni forma e mezzo a disposizione, impegnandosi a coinvolgere le soggettività artistiche presenti sul territorio di Ciampino. Le attività che s’intendono sostenere e promuovere saranno realizzate sia in spazi pubblici, che privati, all’aperto o al chiuso e includeranno rappresentazioni teatrali, tavole rotonde, reading letterari, incontri culturali così come mostre di arti figurative di artisti presenti sul territorio (posta la ricostruzione della Galleria d’AC), laboratori d’arte, concerti musicali. Si propone quindi anche la costruzione di un calendario pubblico (anche attraverso una pagina Web) consultabile da tutte/i le/i cittadine/i; Diritti in Comune lavorerà da subito per riconoscere e sostenere soggettività ed esperienze artistiche esistenti nel territorio impegnandosi a rimuovere tutti gli ostacoli (sociali, culturali ed economici) che possano impedirne la produzione culturale. Per questo motivo risulterà fondamentale:

  • Connettere gli artisti emergenti, giovanissimi e giovani che intendano sviluppare anche professionalmente le proprie pratiche creative con realtà associative e istituzionali (come la Scuola) che possano essere di sostegno nella formazione e nella valorizzazione dei talenti presenti nel territorio di Ciampino.
  • Stipulare convenzioni o promozione assicurative per l’acquisizione di materiali, servizi, spazi e attrezzature comuni.
  • Esenzione della tassazione del suolo pubblico per attività no-profit su aree predisposte architettonicamente (come ad esempio la pista di pattinaggio e il teatro del Parco Aldo Moro; il plateatico di Via Luigi Bleriot). Al fine di coinvolgere la comunità cittadina, sia essa residente e non, nonché di realizzare un rapporto vivo con le culture e le arti presenti nella nostra città, sia come fruitori che come creativi, Diritti in Comune si impegna a sensibilizzare e coinvolgere la cittadinanza nei processi di criticizzazione dello spazio pubblico, così come nei dibattiti che riguardano i beni comuni attraverso iniziative come convegni, incontri ed eventi d’arte (performance, concerti e proiezioni).

In tal senso è per noi strategico il potenziamento di strutture già esistenti:

  1. Valorizzazione e ristrutturazione della Biblioteca comunale “Pier Paolo Pasolini” quale agorà culturale, umanistica e scientifica, di Ciampino, al fine di ridefinirla non solo luogo di accesso ai saperi per tutte e tutti, ma anche di produzione di conoscenza. Per questo l’Amministrazione si impegnerà ad ampliarne gli spazi e gli orari di apertura (eliminando l’interruzione dalle 13:30 alle 14:30); ad attivarla per attività di lettura, talk, presentazioni di natura scientifica e umanistica; alla costruzione di una pagina web per un accesso facilitato al catalogo online (già presente nel Consorzio del Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani).
  2. Ristrutturazione dello spazio della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, stesura di uno Statuto come Spazio espositivo pubblico, comunicazione e collaborazione con le realtà artistiche del territorio e con le scuole.
  3. Ristrutturazione e ri-attualizzazione della struttura del Teatro Comunale con relativa rifunzionalizzazione di tutta l’area.
  4. Rifunzionalizzare il Casale dei Monaci come spazio culturale (ad es. luogo di residenze artistiche) e suo inserimento nelle reti regionali dedicate al fine di attivare scambi tra artisti e reperire fondi di finanziamento.

 

Sport

Lo sport è una pratica fondamentale per una vita sana ed è motore di aggregazione sociale per persone di ogni estrazione sociale, religione, nazionalità e raggiunge lo scopo più difficile, in maniera semplice e diretta, che è quello di unire le persone, senza barriere e pregiudizi. Una città come la nostra deve poter offrire strutture adeguate, moderne e accoglienti in grado di garantire agli atleti di tutte le età il giusto spazio per le attività sportive più diverse. Il settore delle discipline indoor in particolare, usufruisce dell’unico spazio pubblico comunale presente sul territorio, l’affollatissimo “Pala Tarquini”. Tale affollamento è indice di una vivace e diversificata offerta di sport e molte società condividono e a volte si contendono gli spazi sia fisici che temporali che questa importante struttura permette. Noi pensiamo che sia tempo di predisporre una nuova struttura oltre al “Pala Tarquini” che permetta la fruizione anche alle associazioni sportive a corto di spazi ma non a corto di entusiasmo, agonismo e iscritti.

Bisogna predisporre una struttura che permetta agli atleti di ogni disciplina di crescere e di ben figurare nelle competizioni ma nel contempo permettere anche al pubblico di guardare e supportare i propri campioni in gare, tornei e campionati. Questo non è attualmente possibile nelle palestre scolastiche, in quanto seppur valide per l’allenamento non lo sono per le competizioni, essendo prive di posti per gli spettatori e spesso anche per gli atleti in caso di kermesse sportive più importanti. Il nostro impegno è quello di riorganizzare e potenziare le strutture pubbliche comunali degli sport indoor che hanno un notevole impatto economico sul commercio e di immagine.

In particolare proponiamo la messa in sicurezza e la ristrutturazione della palestra sita in Via Gorizia che attualmente è utilizzata come deposito comunale. Tutti gli obiettivi indicati intendiamo raggiungerli in modo trasparente e partecipato, ottimizzando i costi e ampliando gli spazi utilizzabili.